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La Guardia - Villa Delfini
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martedì 27 aprile 2010

Il mezzolitro - Foto di gruppo



...non ho resistito ...con la mia macchinetta digitale un po' vecchiotta e scassata ho scattato questa foto di gruppo dei sei vini appena usciti nella versione mezzo litro...

in ordine di apparizione:


Villa Delfini - piemonte Chardonnay
Ornovo - Barbera del Monferrato
Il Gamondino - Dolcetto di Ovada
Doppio Rosso - Barbera e Dolcetto
La Vigna di Dante - Barbera del Monferrato Superiore
Sacroeprofano - Barbera e Cabernet

lunedì 26 aprile 2010

Il germogliamento


Finalmente la Primavera è arrivata con le sue giornate di sole.
Questo innalzamento della temperatura influisce sul calore del terreno . Le radici escono dal loro letargo e si riattivano, riprendendo lo sviluppo sospeso dall'autunno

Il germogliamento è una fase variabile nelle diverse annate, poiché è condizionata dal clima , infatti quest'anno siamo un po' indietro rispetto alle precedenti.
Questo ritardo non è assolutamente da considerare un male, anzi ,il germogliamento, quando avviene in tarda stagione, è solitamente più regolare permettendo un evoluzione più uniforme dei grappoli indispensabile per l'ottenimento di un vino più equilibrato ...

The budding
At last spring is arrived with its sunny days!
Raising of the temperature affects the heat of the ground. The roots emerge from their hibernation and resume development suspended during the autumn.
The germinating is variable in different years, it is influenced by climate: this year it is a bit back
This delay is not considered a bad thing, indeed, the budding, if it happens late in the season, is more regular and the development of clusters is uniform to obtain a more balanced wine. ...

giovedì 1 aprile 2010

Bleeding-vine

When the vine is pruned to be necessary to give it a form.
These days (when not raining!) we are all in the vineyard to tie the vine-branches to the wire . In times past we used the rush to do this. Now we use an elastic material for the stump and small wires ( lined with paperboard ) for the branches .
In this period we can see the outflow of water from the top of the plant, it is said that the vine "crying".
Throughout the winter the vine goes into "hibernation". Crying is the first sign of vegetative reawakening : with increasing temperature the ground warms and reaches 8-10 ° C, the roots begin to collect water and the lymph begins to circulate to feed the plant escaping from the cuts of pruning... the vine begins to cry ...

Il pianto della vite


Una volta che la vite è potata bisogna darle una forma.
In questi giorni ( quando non piove! )siamo tutti in vigna a legare i tralci ai fili di supporto intermedi. Anticamente si usava il giunco per questa operazione. Adesso usiamo un materiale elastico per il ceppo che deve essere fissato alla canna di sostegno e piccoli fili rivestiti di cartone per il tralcio.
In questo periodo si può notare la fuoriuscita di acqua dalla sommità della pianta, si dice che la vite "piange".

Durante tutto il periodo invernale la vite può essere considerata in “letargo”. Il pianto è il primo segnale della ripresa vegetativa: con l'aumento della temperatura il terreno si riscalda e raggiunge gli 8-10° C, le radici iniziano a raccogliere acqua e la linfa comincia a circolare per nutrire la pianta ma fuoriesce dalle ferite provocate dalla potatura e la vite comincia a piangere...

lunedì 15 marzo 2010

Agostino, venti anni insieme...


Ieri è venuto a trovarmi il mio vecchio enologo.
Dopo 20 anni di lavoro insieme, con più di 70 anni, ha deciso, con il 2010, di “lasciare posto ai giovani”.
Dice che ora finalmente può dedicarsi a tempo pieno ai suoi hobby, ma da come guardava la cantina e accarezzava, passando, le barriques mi è parso che un po’ di nostalgia la provasse.
Strana razza quella degli enologi.
Vogliono sentirsi padroni dei vini che curano: dicono “il mio vino” è così e così, o al massimo: “il nostro vino”.
Agostino inoltre voleva che parlassi col vino perché, diceva, se si sente coccolato è più docile e si ammorbidisce più facilmente.
Bah, a dire il vero io ci ho provato, ma sorpresa da mia sorella Bruna, ho rischiato l’internamento.
Era un po’ pignolo e voleva seguire e sapere tutto quello che facevo in cantina: io mi sentivo un po’ imbrigliata e parecchie volte ho fatto di testa mia, ma tutto è sempre andato bene.
Abbiamo naturalmente parlato del tempo passato: dei crucci e delle soddisfazioni.
Dell’annata 1994 quando nonostante una difficile vendemmia sotto la pioggia, dopo una stagione pessima, siamo ancora riusciti ad ottenere un buon vino ed eravamo quasi più soddisfatti di altri anni migliori, e commentavamo dicendo che queste annate servivano a selezionare e distinguere le aziende che lavoravano meglio, sia in vigna che in cantina.
Naturalmente poi la mente è andata a quella sua iniziativa della “gita con gli asini” dell’estate 2000 quando, in quattro giorni di dura scarpinata, siamo andati a piedi da Limone a San Remo. Eravamo in più di venti tra famigliari e amici, con asini e muli che ci portavano bagagli e viveri (abbondanti, con cospicua scorta di vino) con indimenticabili notti passate in tenda.
Ma il tempo passa, ora ho un nuovo enologo, il giovane Andrea, volenteroso e di belle speranze, e poi, come mi ha detto Agostino (studioso di Dante):
... giri fortuna la sua rota
come le piace, e ‘l villan la sua marra
Inferno,Canto XV, 95-96
 

martedì 23 febbraio 2010

DIARIO DI VIGNA

Ultimata la potatura invernale...a tempo di record



Oggi ho intervistato Giorgio, il fratello n° 5 , per sapere come stanno andando le cose in vigna...
Nonostante il tempo che quest'anno ci ha “regalato” abbondanti nevicate e un gran numero di giornate gelide ( stanno tornando gli inverni di una volta...altro che effetto serra) abbiamo ultimato la potatura. A tempo di record, bravissimi i nostri potatori che non si sono fermati quasi mai !

La potatura invernale è una pratica di fondamentale importanza per la corretta gestione del vigneto, poiché consente di ottenere viti equilibrate e in grado di garantire una resa corretta e soprattutto un'ottima qualità dell'uva.
E' sicuramente la lavorazione più importante e difficile dell'anno e quando si esegue bisogna tenere conto sia della fertilità del terreno che della vigoria delle piante.
Il sistema di potatura da noi adottato è il guyot semplice. Con questo metodo si tende a lasciare un solo tralcio vecchio con mediamente 6/8 gemme e un piccolo sperone con 2/3 gemme per l'anno a venire.
Detta così sembra molto semplice, ma tutt'altro...spesso bisogna fermarsi con attenzione presso ogni pianta per valutare i comportamenti passati e gli eventuali problemi presenti, quale tralcio scegliere e quante gemme lasciare .Richiede senza dubbio molta esperienza ed abilità...so per certo che queste qualità non mancano e in vendemmia ne ho la conferma tutte le volte che osservo i grappoli...

Finished the pruning winter ... in record time

Today I interviewed George, brother No. 5, to see how things are going in the vineyard ...
Despite this year the weather has "given" heavy snowfall and a large number of cold days (the winters are returning to a past times ... other than greenhouse effect ), we finished the pruning. In record time! Very good our pruners that did never stop!
Winter pruning is a practice essential for the right management of the vineyard, because it can get balanced vines and able to ensure a correct yeld and especially an excellent quality of the grapes.
It is the most important and difficult handwork of the year: to be necessary to take both the fertility of the land and the vigor of the plants.
The pruning system we adopted is simple Guyot. This method tends to leave only one old vine branch with 6 / 8 buds and a small branch with 2 / 3 buds for the next year . That seems so very simple, but on the contrary! ... often to be necessary to examine each plant carefully and to consider the past and actual problems, which branch to choose and how many buds to leave. It requires no doubt a lot of experience and skill ... I know for certain that these qualities are not lacking , I have confirmed in vintage time ,when I look at the grapes ...

venerdì 12 febbraio 2010

Mezzo litro


L'idea di utilizzare le bottiglie da mezzo litro mi sta “ perseguitando” da tantissimo tempo, una serie di motivi mi portano a pensare che 500 ml sia una scelta intelligente:
al ristorante, con mio marito, troppe volte la bottiglia da 750 ml rimane mezza piena, adoro bere il vino, il buon vino, ma non voglio rischiare di risultare un'alcolista al test del palloncino e magari dover andare in bicicletta su e giù per i bricchi di Morsasco, i due bicchieri a testa della mezza bottiglia accompagnati da una buona cena sono più che sufficenti, la 375 ml non basta , il vino finisce proprio quando ti arriva il brasato o il formaggio ... e poi è broprio bruttina, sembra quasi di non avere la bottiglia sul tavolo.
In compagnia ancora meglio, quante volte capita di voler bere vini diversi a seconda delle portate, oppure tra i commensali i gusti non sono unanimi.
E poi si mangia tropppo spesso fuori, al ristorante, dalla mamma o dalla suocera, e a casa si apre una bottiglia che rischia di rimanere smezzata troppo a lungo.
Mi sono proprio convinta. Il vino che per primo si aggiudicherà il ½ litro sarà il Sacroeprofano 2005, il nostro barbera e cabernet affinato in barrique. Uscirà in marzo, seguiranno le barbere ( o si dice i barbera ?) Ornovo 2007 e La vigna di Dante 2006 e il dolcetto Villa Delfini 2007, poi vedremo, forse anche un bianco.
La bottiglia che abbiamo scelto è proprio simpatica, è tanto ciccia da sembrare anche più grande e ti offre la giusta dose di piacere.



The idea of using half-liter bottles "haunts me" for a long time, a long series of reasons led me to believe that 500 ml is a smart choice:
at restaurant with my husband, too many times the 750 ml bottle is half full, I love drinking wine, good wine, but I do not want run the risk of looking like an alcoholic during balloon test and maybe having to ride a bicycle up and down through the Morsasco hills, two glasses a head of half-bottle during a good dinner is more than enough, the 375 ml is not enough, the wine ends just when roast or cheese are coming... and then ...it is really ugly, it almost seems not to have the bottle on the table.
In the company even better, how many times have you wanted to drink different wines depending on the course, or because tastes are not unanimous between the diners?
And then you eat often outside: restaurant, from the mother or mother-in-law, and at home if you open the bottle it remains halved too long.
I really convinced myself .The first half-liter will be Sacroeprofano 2005, our Barbera and Cabernet aged in barriques. Probably it will sell in March , Ornovo2007, La Vigna di Dante 2006 Delfini and Villa Dolcetto 2007 follow , then I'll think it over later on , maybe even a white wine.
The bottle we have chosen is just nice, is so fat that it seems bigger and gives you the right dose of pleasure.
My readers are reminded that I translate from Italian to English ...excuse me

mercoledì 3 febbraio 2010

Anteprima cortese 2009


Oggi ho ripreso il mio lavoro in cantina.
In questo periodo mi dedico soprattutto ai vini bianchi dell'ultima annata che si trovano ancora nelle vasche coibentate ( per il mantenimento della temperatura ) dopo essere stati refrigerati per ottenere la stabilità tartarica.
Tutti i metodi fisici di stabilizzazione tartarica si basano sullo stesso principio base: quello di portare per un certo tempo il vino ad una temperatura molto bassa, alla quale possa avvenire la precipitazione del bitartrato di potassio. Si allontanano poi i cristalli che si sono formati, separandoli dal liquido mantenuto alla temperatura di cristallizzazione, con una filtrazione.

La stabilizzazione tartarica dei vini è un problema con il quale si devono confrontare tutte le cantine. Gioca infatti un ruolo importantissimo nella presentazione dei vini al consumo. Nel caso che la precipitazione non avvenga completamente in vasca, avverrà in un secondo tempo, in bottiglia con la comparsa di cristalli, a volte molto piccoli, ma in alcuni casi possono essere molto evidenti. La presenza in bottiglia di qualche cristallo non altera le caratteristiche del prodotto e non è segno di un "difetto" del vino. Si tratta però di una presenza che viene sempre meno accettata dal consumatore. L'aspetto del sedimento, che può essere cristallino e trasparente, fa a volte addirittura nascere nei consumatori dubbi sulla genuinità del vino.

A giorni vorrei imbottigliare un po' di cortese 2009 ,"Lena", mi sembra già pronto, molto morbido, non ha la tipica acidità che è propria del cortese, ma per questo mi piace di più, anche il profumo mi soddisfa e sicuramente, dopo qualche mese di bottiglia sarà ancora meglio!!!
Anche lo Chardonnay è a buon punto, ma preferisco aspettare, visto il risultato ottenuto nelle annate precedenti, ritengo che sia un bianco da affinare almeno un anno...

Devo andare ... la cantina mi aspetta, ma ci sentiamo presto perchè ho una domanda da fare a tutti i miei lettori riguardo a una mia idea ,una delle tante
a presto

P.S. questa è solo la mia seconda uscita nel mondo dei blog, ed è la prima volta che provo a pubblicare il mio testo...speriamo bene




Today I resume my work in the cellar.
During this time I devote myself to white wines of last year. Now these wines are in special tanks for temperature maintenance, they were chilled for tartaric stability.

Tartaric stabilization of wines is a problem for all wineries. When the wines are not stable , can have problems in the bottle, may be crystals, sometimes very small, but in some cases very evident. The presence of crystals in the bottle does not change the characteristics of the product and not a sign of a "defect" of the wine. but, this is not accepted by consumers.

I would like to bottle a bit of Cortese 2009, "Lena," I feel ready, very soft, not with the typical acidity that is characteristic of Cortese wine, but I like more, and I like also the fragrance , and certainly after few months of bottle it will be even better!
The Chardonnay has made good progress , but I prefer to wait, I think it is a white to refine at least one year ...

I have to go ... cellar waiting for me, but I'll come back soon because I have a question for all my readers about my idea, one of many
a presto

I'm sorry ! I translate...

venerdì 15 gennaio 2010


Sono un po' emozionata al pensiero di scrivere su questo “diario di cantina”
tutto quello che accade al mio vino!
Non ho ancora ben chiaro come,cosa e quando scriverò, ma tutto sta è
iniziare...e mi auguro di comunicare a tutti quelli che mi leggeranno cosa ogni
giorno faccio e quello che io sono.
Breve presentazione della mia vita enologica : Graziella ,lunga gavetta in
vigna ,anche come trattorista poi la prima vendemmia in cantina- senza la
supervisione di papà Franco- nel 1984, pessima annata, pessimo vino: non era
stata tutta colpa mia, negli anni a venire è stato quasi sempre molto meglio!

Oggi 15 gennaio 2010
Riprendere dopo le feste Natalizie è sempre traumatico, in cantina fa molto
freddo, fuori ha appena smesso di nevicare.
I giorni precedenti al Natale ho lavorato molto su i vini nuovi, l'annata
2009 sembra essere un'altra ottima annata, sono molto contenta, ma il percorso
prima di arrivare alla bottiglia è così lungo che a volte basta veramente un
piccolo errore per compromettere tanto lavoro in vigna e in cantina.
In questi giorni, visto che le temperature sono proibitive per travasi o
altre lavorazioni , mi dedico più che altro a controlli, assaggi,
confezionamento delle bottiglie e sto parecchio in ufficio, intorno al vino
“gira” un mare di carta, tutto quello che avviene dalla vigna al consumatore è
registrato e controllato... benissimo !?
E scrivo la prima pagina di questo mio diario, ho deciso di raccontare
proprio tutto di ogni vino e tutto quello che gli gira attorno...Per oggi è
tutto




I am a little excited by the thought of writing on this cellar-diary
everything that happens to my wine!
I don't know yet what and when to write, but today my diary starts ... and
I hope to communicate to all those who read me every day what I do and what I
am.
Short presentation of my” wine life “: Graziella, long ranks in the vineyard,
even as a tractor driver and then the first vintage in the cellar, without the
supervision of my Father Franco in 1984, bad year, bad wine :was not all my
fault, in the next years it was nearly always better!

Today January 15, 2010
To resume work after the Christmas holidays is always traumatic, in the
cellar is very cold, outside has just stopped snowing.
The days before Christmas I worked hard on new wines, vintage 2009 seems to
be another good year, I am very happy, but the way before arriving at the
bottle is so long that sometimes a very small mistake can compromise much work
in the vineyard and in the cellar.
These days, since the temperatures are prohibitive for decantations or other
works, I devote myself to tasting ,checking and packaging of bottles . I
often work in the office, around the wine "run" a sea of paper, everything
that happens from the vineyard to the consumer is registered and inspected ...
great!?
And I write the first page of my diary, I decided to tell everything to each
wine and everything revolves around it ... that's all for today

mercoledì 13 gennaio 2010

E' nato....

E' nato.... un nuovo strumento per comunicare il nostro mondo ai nostri amici, ai clienti, a chi ci segue e sostiene!!!
Immagini, racconti, novità, iniziative, sogni, impressioni.....

Mariangela, Bruna, Graziella, Ottavio, Giorgio